Premessa


La personalità artistica di Chick Corea (Chelsea-Massachusetts 1941) è talmente multiforme che non esiste una sola sua composizione che possa riassumerne i molteplici aspetti. Tuttavia “Matrix”, divenuta presto uno standard grazie anche alla versione che Bobby Hutcherson registrò un anno dopo nel suo Total Eclipse, è rappresentativa perlomeno di un certo tipo di esperienza puramente jazzistica della prima parte della sua attività e rappresenta comunque un vertice assoluto nella sua vasta produzione.
“Now he sings, now he sobs”, del quale Matrix fa parte, fu registrato nel 1969 e nello stesso anno Corea subentra ad Herbie Hancock nel celebre quintetto di Miles Davis. Al periodo immediatamente successivo appartengono esperienze molto diverse del pianista-compositore, che vanno dall’improvvisazione free alla musica di grande successo commerciale, ma di buon livello, del suo gruppo “Return To Forever”.
Caratteristiche essenziali dello stile pianistico di Corea sono l’eleganza e pulizia delle linee melodiche sia nei temi originali che nei soli, sonorità “impressionistiche” soprattutto nei tempi lenti, un vasto uso di ritmi sudamericani, armonie legate ai moduli stilistici del flamenco spagnolo, nonchè un certo sfoggio di virtuosismo tecnico non sempre giustificato da reali necessità espressive. Corea è debitore a Bill Evans per l’eleganza e raffinatezza delle sonorità pianistiche e a McCoy Tyner per il frequente uso di armonie quartali.
Nei tempi veloci la “pronuncia pianistica” dei suoi soli tende all’ugualianza delle note e ad un’articolazione non legata ma quasi staccata delle note. Il tocco è nervoso, leggero, con un’energia nell’affondare i tasti a metà strada fra quella tipica di un Herbie Hancock e di un Keith Jarrett.


INDICE SEGUENTE


Home | Compositions | Arrangements | Essays | Discography | Links